È finita o no l’era della carta? Ci siamo affacciati, o meglio tuffati, nel mondo digitale lasciandola un po’ in disparte. Ma lei, che è stata a lungo il veicolo principale della comunicazione, oggi è davvero dimenticata?

Probabilmente no, ha solo cambiato ambito… si è elevata.

Appena qualche anno fa era normale che fosse la carta a dare voce al Company Profile di un’azienda, alla brochure dei servizi e al catalogo dei prodotti. La carta era il principale supporto alla comunicazione per raccontare mission, milestone e casi di successo. Gli stampati non erano solo testo e immagini, il racconto dell’azienda passava anche dai materiali, dall’impaginato grafico, dai colori impressi sulla superficie e dalla rilegatura in grado di trasformare una pila di fogli sparsi nel prodotto che la rappresentava.

Il risultato era qualcosa di tangibile, che si poteva odorare e che raccontava qualcosa di speciale.

Tutte queste informazioni le troviamo, in maniera anche efficace, nel menu di un sito web. Meglio? Peggio? Dipende come sempre dal target di riferimento.

Quando oggi scegliamo la carta per veicolare un messaggio, lo facciamo per rivolgerci ad un target specifico. In alcuni casi vogliamo raggiungere delle persone analogiche che trovano nel contenuto cartaceo, lo strumento per eccellenza; invece in altri casi, il nostro desiderio è quello di generare stupore coinvolgendo i sensi che vengono lasciati “all’asciutto” dal mondo digitale.

Oggi la carta è diventata un bene prezioso per il suo valore ecologico e al contempo un supporto rivoluzionario per il minor impiego che se ne fa e al quale siamo sempre meno abituati.

Se prima nelle aziende se ne faceva un uso eccessivo, oggi non è più così. È spesso utilizzata per celebrare dei traguardi e per veicolare importanti messaggi e il non essere subito fruibile, come invece accade per il web, la rende quasi un dono speciale per un pubblico speciale.

È questa la sua elevazione di oggi. 

Leggere da un foglio di carta o leggere da un monitor implica un diverso approccio cognitivo e sicuramente le emozioni sono differenti: la sensazione tattile suscitata dalla superficie, ad esempio, di una carta Aquerello non può essere riprodotta da nessun device digitale, così come la bellezza di una stampa non potrà mai essere eguagliata dai milioni di pixel di uno schermo.

Le stesse sensazioni che proveranno anche i tuoi clienti quando, ad esempio, sfoglieranno il libro che celebrerà i tuoi successi o rimarranno stupiti dalla cartotecnica dei tuoi auguri o si ritroveranno il tuo biglietto da visita tra le mani e si stupiranno della cura con cui è rilegato il tuo catalogo.

La carta è sempre lì, con il suo fascino senza tempo, pronta a colpire e stupire e ingombrare e ammiccare. Non vuole e non può prendere lo spazio del web, ma è ancora un mezzo che può emozionare.

Per il tuo prossimo progetto pensaci, alla carta.